Celle Macra • Macra • Stroppo • Elva • Marmora • Canosio • Prazzo • Acceglio
Celle Macra
Il paese compare per la prima volta in un documento ufficiale a causa di liti per il possesso di alcuni pascoli della val Grana, era il 1280. Fece parte del marchesato di Saluzzo; diventa poi feudo
dei Cambiano di Ruffia, dei conti di Paglieres e Cartignano e poi dei Ferraris di Cuneo.
L’economia, relativamente florida, era principalmente legata all’allevamento e caratterizzata
da una notevole produzione di latticini freschi. Alla fine dell’Ottocento anche gli abitanti di Celle
furono costretti ad emigrare, soprattutto stagionalmente, e si inventarono il mestiere di anciué:
venditori ambulanti di acciughe e prodotti sotto sale. Oggi il piccolo comune vive soprattutto
di agricoltura e di allevamento, ma anche di artigianato con la produzione di pregevoli mobili rustici
e sculture artistiche; nelle montagne di Celle sono allevati i cavalli di Merens, una razza autoctona
dei Pirenei, che, per la sua robustezza ben si adatta al lavoro nei campi e ai sentieri scoscesi.
Parrocchiale di San Giovanni Battista
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Cappella di San Sebastiano
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Museo multimediale Seles dei mestieri itineranti
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Atri luoghi di interesse
Sezione espositiva "Pinse" - B.ta Chiesa
Allestita in un locale al di sopra della canonica della Parrocchiale di San Giovanni Battista,
la sezione espositiva offre ai visitatori una panoramica sui pittori attivi tra l'Ottocento
e il Novecento tra i quali i fratelli Gualtieri di Busca, Agnesotti di Sampeyre, Giors Boneto
di Paesana, autori dipinti a soggetto religioso sulle facciate delle case e sui piloni.
Le loro opera dalla tecnica pittorica artigianale, commissionate dalla popolazione, sono interessanti testimonianze della devozione molto diffusa nel mondo rurale del recente passato.
La Bahìo di Castellaro
In occasione dei festeggiamenti per Sant’Anna, l’ultima domenica di luglio.
La Bahìo o Abbadia di Castellaro di Celle di Macra ricorda gli scontri tra protestanti e cattolici
sviluppatisi verso la fine delXVI secolo. Nel pomeriggio della domenica si può assistere al cambio
dell’Abbà: l’Abbà in carica indossa una feluca nera, che il sindaco gli toglie e trasferisce sul capo
del nuovo Abbà, mentre all’Abbà uscente viene posta sul capo una feluca con un pennacchio blu.
Quindi si ha lo scambio delle bandiere tra i due Abbà.
Itinerari Naturalistici
- Sentiero degli acciugai - itinerario facile - durata 2,30 h, dislivello 317 m
- Sentiero dei bottai - itinerario di media difficoltà - durata 4 h, dislivello 540 m
- Sentiero della costruzione alpina - itinerario media difficoltà - durata 4,30 h - dislivello 540 m
- Sentiero dei pittori itineranti - itinerario di media difficoltà - durata 4,15 h - dislivello 425 m
- Sentiero dei giganti - itinerario di media difficoltà - durata 4,40 h - dislivello 550 m