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Villar San Costanzo
Parrocchiale di SS. Pietro in Vincoli
L'Abbazia fu fondata nel 722 ad opera del Re Longobarto Ariperto II.
Subì una prima distruzione durante l'invasione saracena della
pianura cuneese, come tutti gli edifici abbaziali della zona.
Quale fosse la reale consistenza degli edifici intorno
a quest'epoca si può desumere da quanto resta del complesso
abbaziale; esso era costituito da tre corpi comunicanti: la chiesa,
il convento e le abitazioni dei contadini; il tutto racchiuso in
un muro di cinta. Dopo la distruzione dei Saraceni, la ricostruzione
del monastero, della chiesa e del villaggio fu opera dell'abate Dragone Costantia di Costigliole
fra il 1316 e il 1341; alla morte dell'abate la vita conventuale decadde. Verso il 1450 l'abate Giorgio Costantia di Costigliole restaurò le strutture cadenti e si fece costruire una cappella funeraria
nella navata di destra e ad affrescarla chiamò il pittore Pietro da Saluzzo. Si possono ammirare
gli affreschi e l'arca marmorea che l'abate Giorgio si era fatto scolpire dai fratelli Stefano Costanzo
e Maurizio Zabreri, contemporaneamente alla costruzione della cappella.
Dalla cappella di San Giorgio si accede con una scala in pietra
alla cripta divisa in tre navate, con file di sette colonne isolate sormontate da capitelli che che sorreggono gli archivolti a tutto
sesto poggianti su altre dieci colonne addossate al muro
perimetrale. Al di sopra della cripta si trovano le tre absidi delle
tre navate originarie e a ridosso dell'abside di destra nella zona presbiterale è inserito il campanile di epoca romanica.
Nel 1722 l'architetto Francesco Gallo di Mondovì fu incaricato
del rifacimento della chiesa e ciò comportò l'inserimento della
nuova struttura barocca ella navata centrale. Il Gallo però, con
il suo intervento innovatore, aveva risparmiato le absidi che furono oggetto di restauro solo nel 1859 quando venne edificata la Confraternita con due muri semicircolari simmetrici, opposti alle
absidi delle navate sinistra e centrale, di cui resta oggi quasi
intatta la struttura esterna (portale neoclassico) ed interna.
Nel 1978-79, durante i restauri della cappella Costanzia furono riportati alla luce gli affreschi
delle storie di San Giorgio. La chiesa è composta da una navata centrale da cui si aprono due altari
lateali, uno sulla destra e uno alla sinistra. Dalla navata di destra si accede alla cappella Costanzia,
dove sono presenti gli affreschi di San Giorgio.