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Sentiero Roberto Cavallero

1° Giorno

Chiappera Campo Base - Bivacco Barenghi

Sentiero Roberto Cavallero Durata 7,0 h - dislivello 1.480 m

Dal Campo Base bisogna raggiungere
il pianoro di quota 2000 nei pressi delle Grange Collet percorrendo la nuova strada carrozzabile che passa
sotto il gruppo Provenzale Castello oppure, ancor meglio, seguendo
la vecchia strada militare che, passando ai piedi delle Cascate dello
Stroppia, prosegue ripida e ormai ridotta in molti tratti a mulattiera, fino ad incrociare
ed oltrepassare detta strada per raggiungere le medesime Grange Collet (m 2006).
La strada fa due tornanti e passa vicino ad una baita ristrutturata. Alla sua sinistra parte il sentiero
(T 13) che conduce al Colle Maurin, largo ed evidente (fino a 2150 m è una strada) attraverso prati
ricchi di fiori con un alternarsi di balze e tratti quasi pianeggianti fino a raggiungere il lago
della Sagna del Colle (m 2434). Alcuni tornanti per superare un tratto più ripido e un lungo
traversone in leggera costante salita, conducono sul colle Maurin (m 2637 - palina).
Merita menzione la cassetta per le lettere posta sul colle da Nino Perino nell'ambito dell'iniziativa
di Montagnes sans Frontieres. Senza scendere in terra francese, si supera sulla sinistra (ovest)
un breve tratto ripido attraverso un evidente sentiero, per proseguire in leggera salita, sempre
verso ovest, fino al Colle Marinet (m 2785 . palina) che già si scorge poco lontano.

È d'obbligo un attimo di sosta per contemplare il panorama sul lago omonimo e sulla cresta che
dalla Tete de l'Homme corre fino alle Aiguilles de Chambeyron. Dal colle il sentiero piega
decisamente a sinistra (sudl e si porta verso l'evidente, quanto ripido, Colle di Ciaslaras
(m.2973 - palina). Il primo tratto, in leggera salita, costeggia le ultime rocce del versante
est della Tete de l'Homme, per arrivare su un largo pianoro pietroso sotto il colle, raggiungibile
attraverso tracce di sentiero che, se vengono seguite bene, rendono la salita meno faticosa
del previsto. Di qui volendo si puo risalire la cima di Ciaslaras (m 3005).

Scendere nel vallone dell'lnfernetto fino a quota 2830. Da questo punto si può deviare decisamente
a destra (ovest - palina), e con un lungo traversone portarsi sotto al ripido canale che conduce
alla base del passo di Terre Nere (m 3035 - palina), oppure scendere fino a quota 2750 nel pianoro sottostante, attraversare in piano e portarsi sotto il canalone. Nonostante si perdano alcune
decine di metri di dislivello, il percorso diventa più facile soprattutto per chi non è abituato
a camminare su pietraie senza sentiero. La risalita fino alla base delle rocce è faticosa
e va affrontata dopo una sosta ristoratrice.

Arrivati in cima al canalone, per raggiungere il passo si risale verso sinistra fino ad incontrare
una catena. Questa sale per 40 metri dritta fin sotto un tetto per poi attraversare verso sinistra
lungo una cengia stretta ed esposta di 30 metri e raggiunge il pendio finale largo e facile.
Non resta che superare un salto di roccia di due metri senza problemi per ritrovarsi sul passo.
Per questo tratto, attrezzato con catene fino all'uscita sul passo, è vivamente consigliato avere imbragatura, cordino, moschettoni per affrontare la salita con maggior sicurezza e tranquillità.
Un'agevole alternativa al passo di Terre Nere è quella di raggiungere il colle dell'lnfernetto
e per il Sentiero Dino Icardi portarsi fino al Bivacco Barenghi.

Sentiero Roberto Cavallero - Bivacco BarenghiDal passo, si può raggiungere con un breve
giro la cima della Tete de l'Homme (m 3202)
il cui panorama è davvero di prim'ordine.
Il sentiero segue ora a mezza costa
la pietraia fra la cresta spartiacque
ed il lago sottostante fra massi più
o meno grandi e di non sempre facile
progressione e giunge al colle Gippiera
(m 2948 - palina) per scendere al Bivacco
Barenghi (m 2815) posto nei pressi
del sottostante lago Vallonasso di Stroppia.
In caso di nebbia bisogna evitare di scendere troppo lungo il sentiero (S 18) data l'ubicazione
del bivacco spostato a sinistra oltre il lago e non facile a trovarsi da parte di chi non vi è mai stato.

Fonte:
Depliant fornito da UFFICIO TURISTICO IAT - Valli Grana e Maira

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