example graphicAcceglio

Sentiero Dino Icardi

Sentiero Dino IcardiDurata 7,00 h - dislivello 1130 m

La grandiosità e bellezza ambientale, unitamente all'interesse alpinistico,
fanno del Gruppo Chambeyron uno
dei poli di maggior attrazione delle Alpi
Cozie meridionali. Questo itinerario
ad anello costeggia ad oriente la cima
più elevata della Valle Màira, il Brec de Chambeyron 3389 m. L'itinerario, prettamente di carattere escursionistico, si snoda tra monti che spesso superano i 3000 m. di altitudine in un ambiente
che muta costantemente sia con il progredire del cammino, sia secondo l'altitudine.
Il percorso, indicato con segnavia rettangolari di colore giallo-blu, segue vecchi sentieri
che raccordano il Vallonasso di Stroppia e l'lnfernetto, due tra i più selvaggi ma affascinanti valloni
della zona dove, fortunatamente, la natura è ancora intatta e come tale da conservare!
Il periodo consigliato per compiere l'intero anello intercorre, all'incirca, tra il mese di luglio
e di settembre. Il giro, ampiamente fattibile in giornata, può tuttavia venire prolungato
a piacere sfruttando i due rifugi ubicati lungo il suo percorso.

Il sentiero ha inizio dalla Piana di Stroppia a quota 1686 m., (1,5 km a monte di Chiappera)
in corrispondenza della confluenza, nel Torrente Màira, del corso d'acqua proveniente
dalla Cascata di Stroppia. Il punto più elevato viene raggiunto nei pressi del Bivacco
G. Barenghi 2815 m. il giro completo copre uno sviluppo di circa 15 km.

Poco oltre l'abitato di Chiappera 1614 m, presso il Ponte Souttan, la strada di fondovalle
si biforca. Si trascura il tronco principale, che prosegue sulla sinistra orografica
della Valle del Maurin, per seguire la pianeggiante diramazione di sinistra che costeggia,
per breve tratto, il corso idrico e quindi lo attraversa sul Ponte Soubeyran lasciando a sinistra,
in raccolto e soleggiato sito, il Rifugio Campeggio Campo Base 1650 m. (tel. 0171/99068) ideale
sede di soggiorno ed ottima base per l'attività alpinistica nel gruppo Castello-Provenzale.
Si continua lungo la vecchia strada sterrata che sale, per c. 1,5 km., la destra orografica
della Valle del Maurin fino alla Piana di Stroppia presso il ponticello detto delle Fie 1677 m.
nei cui pressi uno slargo permette il parcheggio degli automezzi di fronte al grande salto
d'acqua della Cascata di Stroppia scendente, con un salto di 500 m., dalla valle sospesa
del Vallonasso omonimo.

example graphicQuesta cascata raggiunge il suo massimo splendore nei mesi tardo primaverili. Poco oltre il ponticello, a 1686 m.,
un cartello indica l'origine del sentiero. Inizialmente esso
si eleva serpeggiando verso Nord Ovest su una conoide con
radi larici; poi, con inversione a Sud, supera il primo salto roccioso rivolto a levante. Subito oltre questo tratto
si trascura sulla destra (cartello indicatore) il vecchio
sentiero che, con percorso meno agevole si destreggia
lungo una placconata rocciosa. Si prosegue ora per breve
tratto in leggera discesa in direzione del maestoso salto mediano della Cascata di Stroppia. In un ambiente naturale
di grande bellezza il sentiero supera, su pietroni,
la rapida dell'emissario del Lac Ars, quindi sale verso Nord
la china rinserrata da un lato dalla rapida e dall'altro
dalla Cascata di Stroppia fino a sbucare nella verde conca
sede della notevole ed ottima risorgenza, detta
impropriamente Lac Ars 2050 m.Da questo ridente belvedere abbellito da rododendri si gode una dettagliata panoramica sul gruppo quarzitico Castello-Provenzale. Oltre il piccolo pianoro della
risorgenza il sentiero prosegue verso Nord Ovest su una ripida china di franosi detriti verso la base
della parete Sud Est della Quota 2653 m., punto dal quale supera verso sinistra un piccolo rivolo e raggiunge la base della grande bastionata rocciosa incisa dal salto mediano della Cascata di Stroppia.

Il sentiero prosegue ora scavato nella roccia (opera del Battaglione Alpini Valcamonica, 1939-40)
con un percorso alquanto suggestivo fino a sbucare sull'allungato cengione erboso ove,
poco a Sud, sorge il Rifugio Stroppia 2260 m. Questa costruzione, posta quasi sull'orlo della
grande bastionata rocciosa con grandiosa vista sull'alta Valle Màira, ha la capienza di 12 posti
letto, permette un buon soggiorno ed è una ottima base di partenza per le salite alle cime
che coronano la parte inferiore del Vallonasso di Stroppia. Le chiavi sono depositate
a Chiappera presso la Trattoria Colle Maurin (tel. 0171/99034).

example graphicDal Rifugio di Stroppia 2260 m. il sentiero
si allunga in direzione Sud, supera su pietroni
la base del primo salto della Cascata
di Stroppia, si avvicina al complesso
e tormentato versante Nord della Rocca
Bianca, poi valica il piatto Passo dell'Asino
2309 m. entrando nella grandiosa valle sospesa,detta il Vallonasso di Stroppia,
con bellissima panoramica sulle alte cime
che la rinserrano ai lati. Con brevissima
discesa il sentiero si porta presso la sponda occidentale del Lago Niera 2302 m., poi si snoda sul terreno ondulato e sconvolto del lungo vallone lasciando sulla destra, annidata sotto le rocce della Quota 2521 m., la spartana Capanna
di Stroppia 2346 m. usata (un tempo) dai pastori. Poco oltre il sentiero stacca a sinistra (cartello indicatore) una traccia per La Forcellina ed il Colle della Portiola, poi volge a Nord Ovest
e si allungalentamente nel caotico ed ampio solco vallivo fin presso i 2502 m. dove dirama a destra
una traccia che, con percorso un po' tortuoso, porta al Colle dell'lnfernetto.
Appare ora in tutta la sua grandiosità la stupenda muraglia verticale rossastra che rinserra
ad Ovest il Vallonasso di Stroppia. Il sentiero, lasciato sulla sinistra il Monte Baueria, guada
il piccolo corso, d'acqua del Vallonasso (in secca nei mesi estivi) e raggiunge il verde pianoro
ove confluisce il valloncello di Nubiera (cartello indicatore). Con flessione verso Nord, si eleva
ora nella parte superiore del Vallonasso di Stroppia, alla sua sinistra orografica, su chine di magra
erba e pietrame offrendo una panoramica sempre più dettagliata sulle pareti rossastre,
che si allungano dal Buc de Nubiera al Brec de Chambeyron, ove spicca in tutta la sua
severità l'enorme sperone Est del Pariàs Coupà.

Presso i 2745 m. il sentiero stacca a sinistra (cartello indicatore) la diramazione per il Col de
Gippiera, quindi svolta verso Nord Est (destra) ed in breve raggiunge la spianata soprastante
il Lago del Vallonasso di Stroppia (il più grande della Valle Màira) in un luogo tra i più ameni
e suggestivi delle Alpi Cozie ove sorge il piccolo Bivacco Giuseppe Barenghi 2815 m. Questa
costruzione, punto più elevato raggiunto dall 'itinerario, può ospitare normalmente 9 persone.
Le chiavi sono depositate a Chiappera presso la Trattoria Colle Maurin (tel. 0171/99034).
La panoramica è di primissimo ordine sulla vicina parete E del Brec de Chambeyron
e su molte delle cime che fanno da corona al Vallonasso.

Dal Bivacco G. Barenghi 2815 m. si continua (cartello indicatore) lungo un sentierino che,
contornato il mammellone 2845 m. leggermente a meridione del bivacco, con percorso
in leggera discesa taglia verso Sud le chine di sfasciumi ad occidente della caratteristica
Finestra di Stroppia visibilissima sulla cresta presso la Quota 2984 m. Giunto nelle vicinanze
(a monte) delle pozze d'acqua 2741 m., il sentierino svolta verso Est e valica la depressione
tra la Cima della Finestra e la Guglia Bonacossa; poi, con brevissima discesa verso Nord,
raggiunge la conca sede del Lago della Finestra 2794 m. dominato dall'alto dal foro in roccia.
Il sentiero passa presso la sponda orientale dello specchio d'acqua e raggiunge una costola
intermedia che poi scende a sinistra su ripida china di terra e detriti; quindi,
con arco verso Est, raggiunge su pietroni il Colle dell'lnfernetto.

example graphicDa questo punto il percorso si svolge costantemente in discesa. Il sentiero
continua ora verso destra quasi scavato
nel roccioso e franoso versante che delimita
a Sud Ovest l'alta Valle dell'lnfernetto
fino a raggiungere il canalone di detriti
nerastri (innevato per buona parte dell'anno) leggermente a meridione del colle.
Usando qualche cautela si attraversa il ripido
e infido canalone; poi, si segue il sentierino
che serpeggia digradando sulla sua sponda
destra orografica fino a raggiungere la sottostante china di massi rotti. Oltre questo tratto
un po' impervio il sentiero raggiunge i verdi e fioriti pascoli portandosi alla confluenza dei rami
orientale e occidentale che separano la testata della Valle dell'lnfernetto.
Divalla quindi sul fondo del vallone, con bellissima panoramica sull'alta Valle Màira, fino alla
confluenza con la Valle del Maurin ove incrocia la nuova strada che sale da Chiappera. Da questo
punto si segue la vecchia strada sterrata che scende per circa 1,5 km sulla destra orografica
del fondovalle fino a raggiungere il parcheggio posto al punto iniziale dell'itinerario.

Fonte:
Depliant fornito da UFFICIO TURISTICO IAT - Valli Grana e Maira

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