Roccabruna
L'anello del Monte S.Bernardo
Durata 5,00 h - dislivello 600 m
Il percorso qui descritto si svi luppa nel territorio di Roccabruna,
offrendo spunti per i maggiori pregi naturalistici e antropici del luogo.
II punto di partenza viene fissato a Borgata Castello (m.l027), poco a monte
della Parrocchia, in uno spiazzo al termine della strada asfaltata.
Nella borgata, una lapide ricorda l'abitazione di una ragazza a cui apparve
la Madonna, presso il Colle di Valmala, dove ora sorge l'omonimo Santuario.
Fra le case, si diparte sulla sinistra un viottolo pianeggiante, segnato con tacche gialle: si tratta
del segnavia dei Percorsi Occitani, che il percorso segue nella sua parte iniziale fino alla Fontana dell'Asino. Attraversando boschi di castagno e betulle, oltrepassato un ruscello si raggiunge
la Borgata Oggero (m.983): caratteristico è l'arco a volta di una casa, sotto il quale bisogna
transitare. Arrivati alla parte alta della borgata, si incrocia una strada sterrata che bisogna
ridiscendere e, tralasciato un bivio che porta a Copetto e al fondovalle, la si segue in falsopiano
fino alle case Arduini (m.975), dove termina.
Questo insieme di poche case, disposte su un'ampia e soleggiata conca prativa alle pendici
del Monte San Bernardo, godono di un'ottima vista sui boschi della bassa Valle Maira.
Ripreso il sentiero, si entra nel bosco di betulle e si sale fino alla Fontana dell'Asino (m.1109),
circondata dai ruderi di antiche case, con resti di affreschi sulle facciate.
Si lasciano qui le tacche gialle dei Percorsi Occitani, che proseguono su comodo viottolo
sulla destra; si segue invece un sentiero in salita sulla sinistra che, in poche decine di metri,
porta ad un pianoro prativo.
Inoltrandosi nella pineta sulla destra, in breve ci si affaccia su una suggestiva cresta panoramica:
una balconata rocciosa apre una bell issima visuale sulla pianura fino alle Langhe ad est,
con Villar San Costanzo sotto di noi, e le principali vette delle Alpi Marittime verso sud.
Ritornati al pianoro prativo, un sentiero si diparte fra le ginestre di fronte a noi e, raggiunta
la cresta che divide i comuni di Roccabruna e Villar San Costanzo, arriva alla base dei torrioni
rocciosi del San Bernardo.
Tra lasciata una deviazione verso destra, dalla quale si raggiunge il Colle Liretta, il sentiero
si innalza decisamente di quota passando fra i torrioni, e in un quarto d'ora circa raggiunge
la vetta del San Bernardo (m.1625), facilmente individuabile dalla sua grande croce.
Poco prima di arrivare in cima, una lapide accanto al sentiero che ricorda due giovani partigiani,
riporta la mente alle tragiche vicende della Seconda guerra mondiale.
Splendido il panorama in ogni direzione da questa montagna che sorge a picco sulla pianura:
a nord troneggia il Monviso, mentre in lontananza si scorgono il Cervino e il Monte Rosa; a ovest
l'incisione della Valle Maira domina lo sguardo, con il Chersogno e la Marchisa che chiudono
l'orizzonte. Poco sotto la vetta, sul versante della Valle Varaita, sorge il già citato Santuario
di Valmala, luogo di devozione particolarmente caro ai pellegrini della bassa Valle Maira.
Seguendo il lungo crinale occidentale della vetta, in breve si discende al Colle di Valmala,
dove una pista forestale discende in un bel lissimo bosco di larici verso la conca di Roccabruna.
Nella discesa si passa nei pressi della sorgente di Fundonia, storico punto di ristoro negli antichi pellegrinaggi.
Più in basso un ampio sguardo su lla pianura di Dronero e di Cuneo ci accompagna di nuovo
nel bosco, fino all'ampio bivio del Castlas. La pista pianeggiante attraversa a mezza costa fino
a Sant'Anna di Roccabruna, quella in discesa ci riporta al punto di partenza, ossia borgata Castello.
Prima di discendere, seguiamo il sentiero che poco sotto la strada costeggia la rocca del Castlas
e risale in un ripido canalino erboso, senza però nessun pericolo ovviamente con la dovuta
precauzione. Sbucando sul piccolo pianoro sommitale ci accorgiamo del significato del nome
Castlas, che indicava un piccolo "castello" arroccato, più verosimilmente una antica torre
di avvistamento: i resti del suo basamento sono ancora visibili sul lato sud-est della sommità.
Una statua della Madonna, segno della devozione dei fedeli, domina l'incantevole paesaggio
sulle borgate di Roccabruna e su Dronero, ben visibi le nella vista aerea con i suoi due ponti,
gli edifici, i monumenti e le piazze della città. Salite quassù prima del tramonto in una bella
giornata di sole: la pace e la poesia albergheranno nei vostri cuori con una veduta impagabile!