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Sentiero dei ciclamini


Sentiero dei ciclaminiDurata 2,30 h - dislivello 185 m

Si tratta di un facile percorso ad anello che deve il suo nome al Cyclamen purpurascens che fiorisce fra luglio e agosto nelle faggete fra Camoglieres
e Caricatori (si ricorda che ne è severamente vietata la raccolta).
Il sentiero è interamente segnalato con tacche di vernice rossa
e corredato da una serie di pannelli che riportano notizie sulle principali
varietà botaniche e arboree che popolano la zona attraversata.
Dal piazzale del Municipio di Macra (875m) si prosegue per una ventina di metri in direzione
di Acceglio, fino ad un ponte (fontana), dove si svolta a destra seguendo l’indicazione
dei Percorsi Occitani. Si costeggia il ruscello passando accanto ad un antico mulino e dopo
una decina di minuti si trascura la deviazione a destra dei Percorsi Occitani (indicazione Villar,
che verrà utilizzata per il ritorno), continuando lungo il corso d’acqua fra una ricchissima
vegetazione di ambiente umido. Una comoda passerella in legno facilita l’attraversamento del rio.
Poco prima della borgata di Langra si sbuca sulla strada in parte sterrata che arriva da Macra. Abbandonando le tacche gialle che verso sinistra conducono a Langra (972m), si procede dritto
fino a Caricatori (997m), abitata un tempo da boscaioli. Si entra nella borgata e si piega a destra
al di sopra delle case: occorre qui abbandonare la mulattiera che sale al colle del Rastcias,
per rintracciare il sentiero che devia a destra portando in leggera salita sotto le pareti verticali
di Punta Raveirola (1264m, parete di arrampicata).

Pianeggiando si raggiunge il centro di una comba inoltrandosi in un angusto vallonetto:
è la comba Friera (1055m), attraversata la quale si passa sull’altro versante del vallonetto.
Dopo una bella pineta (bosco di Saria), si giunge ad una radura al bordo della quale è eretto
un pilone (1060m) a picco sul vallone del Bedale di Langra. Il sentiero inizia ora a perdere quota,
attraversa terrazzamenti un tempo coltivati a vite e, passando al di sotto di una palestra
di arrampicata, raggiunge Camoglieres (992m) dove recentemente è stata aperta una via ferrata.
L’abitato presenta un’interessante tipologia architettonica (tetto sostenuto da colonna rotonda,
forni, fontana) e alcuni dipinti di Giors Boneto, pittore di Paesana che operò in valle all’inizio
del 1800: notevole sulla parete di una casa nei pressi della fontana un affresco
con San Cristoforo che traghetta un fiume.

Seguendo nuovamente le tacche gialle dei Percorsi Occitani si ridiscende leggermente verso
l’interno della borgata, per imboccare un viottolo che si snoda al di sopra dei salti di roccia
a strapiombo sulla statale di fondovalle, costeggiando alcune barme. Si transita sotto il portico
della trecentesca Cappella di San Pietro (872m) che custodisce al suo interno un affresco
inquietante denominato Danza macabra, raffigurante un girotondo di cadaveri ove la morte
rende uguali ricchi e poveri, potenti e popolani.

Il sentiero va a sbucare sul tornante della strada asfaltata che sale dalla statale a Villar,
la parte alta di Macra: la si percorre in salita transitando davanti alla Parrocchia di San Marcellino,
patrono della festa che celebra l’inizio della primavera, che al suo interno ospita una pala
di Francesco Gonin. Subito dopo la chiesa si ritrova sulla sinistra il sentiero che in discesa
porta a chiudere l’anello, tornando poco a monte dell’antico mulino.

Fonte:
www.comune.macra.cn.it

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