San Damiano Macra
Da San Damiano Macra
al Monte Rubbio
Durata 2,20 h - dislivello 799 m
Da San Damiano Macra (m 743) si segue la statale in direzione di Acceglio
fino alla grande curva alla periferia dell'abitato. Prima del ponte si imbocca
una stradina asfaltata sulla destra che sale alla borgata Rio, posta
su un costone a monte della statale (ore 0,20). Alla borgata termina l'asfalto
e si procede sulla sterrata che si sviluppa in direzione Nord-Ovest
fra i prati e gli appezzamenti coltivati alle spalle delle case. Salendo fra
i castagni si lascia sulla destra la diramazione per Grangette (m 920) e si raggiunge una casa isolata
(m 913, ore 0,25 da Rio). Procedendo sempre verso Nord-Ovest inizia una serie di regolari tornanti
nel bosco fra macchie sempre più frequenti di pino silvestre. Dopo circa un'ora di cammino
da
Rio la rotabile, a quota m 1112, raggiunge nuovamente il filo del costone affacciandosi,
tra formazioni rocciose, sul versante della comba del Droneretto, con ottima veduta sul Colle
del Birrone e sulle borgate Pagliero e Fracchie.
Singolare è il contrasto fra i tipi di vegetazione sui due versanti del costone: un fitto bosco di faggi ricopre il ripido pendio a Nord (Droneretto) mentre il versante a Sud (comba di Reboissino) ospita
la pineta. Dopo una decina di minuti si stacca sulla destra un sentierino (è il percorso G.T.A. che
divalla nel bosco verso Pagliero) mentre la rotabile prosegue dirigendosi sul versante solatio
di sinistra ove taglia panoramiche radure: spettacolare la veduta sull'opposto versante della Valle
Maira dal Colle della Margherita ai Monti Tibert e Tempesta. Con un paio di tornanti la rotabile
guadagna quota transitando a monte di un gruppo di case (m 1244; ad esse perviene anche
la tappa dei Percorsi Occitani Macra-Pagliero) oltre le quali sale ancora, con gli ultimi due tornanti
nel bosco, alla radura sovrastante le grange Rubbio (m 1292, ore 1,30 da Rio) ove termina.
Le case sono raccolte attorno ad un pilone sacro con decorazioni pittoriche del 1885
(una deposizione del Cristo dalla croce, tra S. Giorgio e S. Pietro).
Notevole la robusta architettura delle grange sul pendio verde, diligentemente ripulito dai massi, accatastati in cumuli isolati. Della stessa pietra sono i muri delle case, i terrazzamenti di terreno,
i muretti di protezione della mulattiera sche scende alla sorgente, in direzione della pietraia
del monte Rubbio. Verso ponente la comba è chiusa dalla cresta rocciosa che scende dalla vetta
del Monte Rubbio. Dalle grange si sale alla vetta seguendo la mulattiera che si inerpica a monte
delle case e con un traversone
porta verso ponente elevandosi poi con brevi tornanti sino ad una
sella del crinale; un sentierino sale verso sinistra tra piccole radure e boschetti raggiungendo
il cippo posto sulla vetta (m 1542, ore 0,30 dalle grange, ore 2 da Rio, ore 2,20 da San Damiano).
Dalla panoramica vetta si domina la media e la bassa Val Maira.