Canosio
Dal Colle del Preit
al Passo della Gardetta
Durata 1,15 h - dislivello 354 m
Il Colle del Preit è raggiunto da una stretta rotabile asfaltata
che ha inizio dall'abitato omonimo (m 1540). Oltre la piazzola della fontana
la strada transita alla base di un modesto impianto di risalita per
svilupparsi poi nel bosco. Dopo alcune case restaurate compare la casa
Corte (m 1659, colonna rotonda che sostiene il colmo del tetto)
e in breve si giunge in prossimità delle grange Selvest (m 1666)
che sorgono sull'altra sponda del rio. La strada asfaltata si inerpica di fianco ai ruderi delle
grange Pratolungo (m 1688), e,trascurata sulla destra la diramazione sterrata per le grange
Soleglio Bue, si spinge verso Sud In direzione di tre evidenti cime rocciose tres pounchos,
contrafforti del Bric Servino che incombono da destra sul vallone.
Raggiunte le grange Servino (m 1817) ai piedi del canalone detritico che scende dal massiccio
del Monte Cassorso la strada si sviluppa a monte delle case con alcuni tornanti e dopo aver
raggiunto la base del canalone piega verso Sud-Est innalzandosi a mezza costa in direzione
del vicino Colle del Preit che raggiunge dopo un ultimo paio di tornanti e dove termina
la copertura asfaltata. Sull'ondulata piana del valico (m 2083) sI riconoscono ancora tracce
di un campo militare che la tradizione fa risalire alle truppe piemontesi qui arroccate in difesa
durante la campagna bellica del 1744 contro i Gallo-Ispani. A pochi passi dal colle la strada,
ora sterrata, si sdoppia: si trascura il ramo di sinistra che scende alle vicine grange Ciampasso
(m 2066, vedo it. successivo) per seguire il ramo di destra che si eleva verso ponente superando
i ruderi delle grange Isoardi (m 2180) e raggiungendo il costone erboso che guarda nella conca
della Pianezza (laghetto). Conche e dossi erbosi si susseguono mentre via via si lasciano a destra
le rocciose pendici del Bric Servino e a sinistra si vanno manifestando i ripidi fianchi della Rocca
Brancia. Verso quota 2300 (ore 0,45 dal Colle del Preit) ci si unisce alla rotabile ex militare
proveniente dal Colle di Valcavera e con essa si sale in pochi minuti sul dosso che ospita i diroccati baraccamenti della Gardetta (m 2335) di fianco ai quali spicca il monumentale cippo (due tronchi
di colonna) eretto dal 10 Reggimento Artiglieria da montagna in memoria dei soldati vittime
di fatal disgrazia che nel 1926 qui perirono a causa di proietti inesplosi.
Proprio sul ciglio della rotabile sorge inoltre il Rifugio della Gardetta della sezione del CAI.
di Cuneo: è gestito e offre 25 posti letto. Con gli ultimi lunghi tornanti fra i pascoli (scorciatoie)
la strada raggiunge il vicino Passo della Gardetta (m 2437, ore 1,15 dal Colle del Preit) dal quale
appare in tutta la sua imponenza l'antistante massiccio del Monte Oronaye (m 3100).
Dal passo una mulattiera scende nel vallone di Unerzio raggiungendo Chialvetta ed Acceglio.
La rotabile invece, senza superare il valico, si addentra verso sinistra (sud) nell'aspra Fonda Brancia
nella quale, tra fortini e opere militari in rovina, s'innalza fino al Passo di Rocca Brancia
per scendere poi in Valle Stura nella comba dell'Oserot.