Acceglio
La Scurcio
Durata 2,30 h - dislivello 584 m
"La Scurcio" (in occitano la scorciatoia), è un sentiero che inizia
alle porte di Acceglio (1220 m), al bivio di Chiavetta (1494 m) e che
anticamente univa le frazioni del vallone di Unerzio sin quasi
al Prato Ciorliero. Il vallone orograficamente orientato in direzione
sud-nord evidenzia sui declivi due entità silvo-geologiche nettamente
diverse: umida e boscosa la prima, con notevoli presenze di abetaie,
pinete e lariceti, nonché evidenti estrusioni di tufo e pietre silicee; quanto mai assolata
e aspra la seconda in cui vegetano ginestre, ginepri ed essenze aromatiche quali il timo serpillo
e la lavanda su pareti calcaree e quarzose.
AI centro, invece, un susseguirsi di prativi addolcisce l'intero paesaggio. La passeggiata si snoda
lungo una strada ombreggiata da frassini sino all'abitato di Frere (1196 m), e, dopo aver
attraversato il ponte, si inerpica sulla destra orografica del vallone Vie Piero Dunet, costeggiando
un lariceto per poi giungere alla frazione del Gheit (1372 m). Qui è possibile visitare un vecchio
forno a legna, usato un tempo, a turno, dalla comunità, dotato di tutti gli strumenti necessari
alla panificazione: l'elemento principale per questa lavorazione era la segale che con la patata
era l'unico prodotto alimentare di una certa importanza coltivato localmente.
Riprendendo l'itinerario si passa tra i muretti a secco della Vio del Fournas, che oltre
a contrassegnare il percorso, costituivano antichi divisori delle proprietà. Dopo un breve tratto,
in prossimità di un ponte in legno soprastante il r io Unerzio, si può prendere visione,
su di un apposito pannello, di alcuni disegni r iguardanti l'ittofauna locale.
Da questo punto fino alla frazione Chiavetta sono posizionati in prossimità delle principali
specie arboree (ontani, frassini, maggiociondoli ecc.) dei cartelli esplicativi.
In questa caratteristica borgata si possono ammirare alcuni esempi tipici di architettura
e visitare il museo etnografico La Misoun d'en bot che con oltre 1500 oggetti testimonia
la vita del passato. In una caratteristica bacheca alcuni pannelli illustrano i fiori , le piante
e gli animali presenti in valle. Altri cartelli sono collocati nel tratto di sentiero che conduce
a Pratorotondo (1639 m) con particolare r iferimento alla fauna, nella quale, con un po'
di fortuna ed attenzione, ci si può imbattere. In questa frazione è stato restaurato un antico
mulino a pietra, le cui pale girano su asse verticale: per questa particolarità costituisce
uno dei rari, se non l'unico, esemplare costruito in zona, nelle sue vicinanze si trovano
anche i resti della fornace. Infine la passeggiata prosegue attraverso Vio Vieio verso la borgata
Viviere (1713 m) e giunge a Granfie (1784 m) per la Vio di Cugnets, assumendo un aspetto
sempre più naturalistico con un'ampia visione panoramica, il ritorno può essere fatto
per lo stesso percorso oppure per la strada comunale Prato Ciorgliero-Acceglio.
Tutto il percorso è guidato da cartelli segnaletici. Il dislivello da percorrere, su una lunghezza
di circa 7,5 km, è di 584 m, il tempo di percorrenza medio è di 2,30 ore.