example graphicSan Damiano Macra

Vallone del Droneretto
fino al Colle Agnelliera


Vallone del Droneretto  fino al Colle AgnellieraDurata 2,35 h - dislivello 1009 m

L'aspro vallone del Droneretto si apre a NW di S. Damiano Macra,
profondamente incassato sulla destra della costa montuosa che,
staccandosi dal Monte Rastcias, volge verso SE formando le asperità
della Roccia Agnelliera, della Punta Piatta e del Monte Rubbio.
Il selvaggio ambiente è percorso nella sua parte inferiore da una strada
asfaltata di fondovalle (che raggiunge anche la borgo Fracchie) e da una
strada sterrata ad uso silvo-pastorale che sale sin oltre le case del Droneretto.

L'accesso al vallone avviene lungo la via per Pagliero che si stacca dalla statale, 22 all'estremità
di S. Damiano (m 743) prima del grande ponte in curva: lasciata la diramazione per Ruà Puy (Podio)
la stretta strada dopo circa km 1 si biforca presso un pilone sacro (decorazioni pittoriche del 1857).
Si utilizza il ramo di sinistra che con lungo percorso nel boscoso fondovalle, superando alcune
volte il rio, aggira le faIde orientali del Monte Rubbio sin verso quota m 1050 (km 4,5) dove,
incrociato un tratto dei Percorsi Occitani, con una grande curva in cui perde la copertura asfaltata, inverte la direzione di marcia e sale alla borgo Fracchie (m 1120, km 5 da S. Damiano Macra).
La bella borgata, che merita una visita anche per alcune pregevoli decorazioni pittoriche del 700. L'itinerario per il Droneretto prosegue invece dalla grande curva del fondovalle, verso quota m 1050.
Qui si stacca una recente carrareccia che, oltrepassato il rio su un ponticello, risale ripida
il vallone utilizzando una stretta radura che si allunga di fianco al rio e dopo pochi minuti
lascia a destra una diramazione per la vicina grangia del Rio (m 1100), in un praticello.

La strada prosegue ripida nel fondovalle, ove il ruscello sempre esiguo scompare e ricompare e,
al limite della radura verde, transita nei pressi della sorgente "Font de li Signuri"
(ore 0,20 dal bivio per Fracchie) che sgorga sulla sinistra, al di là del torrente.
Il vallone si restringe, il rio sparisce, il bosco preme' dai due lati sulla via che si incunea,
sempre ripida, seguendo l'andamento sinuoso del vallone. Lasciate a sinistra alcune paretine
rocciose, la via raggiunge finalmente la ripida radura nella quale sorgono le grange del Droneretto
(m 1420, ore 0,50) alte sulla destra. Affiancate le une alle altre le case sembrano proteggersi
a vicenda, anche se i segni dell 'abbandono sono evidenti nei muri sbrecciati e nei tetti sfondati.
La borgatella è riparata a monte da un bosco, ai piedi del quale corre un sentiero che, scavalcata
una barriera rocciosa, porta alle vicine grange della Croce (m 1450) ed Intendente (m 1445) completamente in rovina. La carrareccia prosegue nel vallone elevandosi in un'ampia gola rocciosa
formata sulla sinistra dai pendii pietrosi che in alto culminano con la cresta dell'Agnelliera.
Più avanti il vallone si apre in una conca pascoliva che la strada affronta con alcuni tornanti
intersecando la vecchia mulattiera affiancata da muretti di pietre a secco.

Ad una ventina di minuti dalle grange Droneretto, verso quota m 1550, si abbandona la carrareccia
(che superata una sorgente s'innalza sulla destra con tornanti sino al promontorio ove tra maestosi
faggi sorgono due massicce grange a quota m 1602) per rintracciare sulla sinistra un sentiero,
affiancato da un muro a secco, che risale le pendici erbose del vallone affacciandosi ad una conca pascoliva caratterizzata a sinistra da due profonde doline (m 1660 c.) ed a destra da un'alta sella
verde sulla quale sorge la modesta grangia de "i Cros" (m 1690). Una traccia di sentiero, segnalata
da rare tacche di vernice, sale il vallone tenendosi sulla sinistra, un'altra raggiunge Ia grangia
per elevarsi poi lungo i resti di un canaletto irriguo protetto da muretti a secco
(sorgenti più in alto), una terza si eleva a destra su terreno più pietroso, tra radi pini montani.
Le tracce si riuniscono oltre quota m 1800 perdendosi però nel ripido pendio erboso
per riapparire all'altezza di un rudimentale ricovero (sulla destra, fra le rocce, m 1922) dal quale
con un ultimo quarto d'ora di ripida salita si raggiunge l'ampio Colle Agnelliera (m 2059, ore 1,45
dalle grange Droneretto). Il valico si apre tra la turrita Roccia dell'Agnelliera (m 2124, a S)
e l'arrotondato Monte Rastcias (m 2404) sulle cui pendici passa la "strada alta" proveniente
dal vicino Collet Rusciera e facilmente raggiungibile con tracce che si dipartono sulla destra.
Interessante il panorama sulle lontane Alpi Liguri che emergono oltre la Bisalta
e sulle vette della testata di Valle Maira.

Bibliografia:
Nuova CENTOSENTIERI - La Valle Maira - Piera e Giorgio Boggia - Ed. L'Arciere

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