Elva
Da Elva al Colle Bicocca
Durata 2,00 h - dislivello 648 m
Dalla piazzetta di Elva-Serre (m 1637) si segue la rotabile asfaltata che sale
a monte delle case dirigendosi verso Stroppo: la si percorre per meno
di un quarto d'ora fino ad incrociare una rotabile asfaltata che volge
verso sinistra (ponente) transitando ai piedi della vicina borgata Martini
(m 1746) e pianeggiando ancora successivamente in direzione del Pelvo
d'Elva. Divenuta sterrata la rotabile si sdoppia: si abbandona il ramo che
a sinistra pianeggiante raggiunge la borgata Grangette (m 1719) per seguire il ramo che si eleva
verso destra tagliando lungamente i pendii pascolivi. Ad un quarto d'ora da Grangette la strada
si innalza con un lungo tornante affrontando la franosa Comba del Tasso (m 1850, ore 0,45).
Dalla curva che precede la comba si stacca a destra un sentiero (segnavia G.T.A.) che occorre
seguire mentre sale, in un paio di minuti, al vicino gias dei pastori. A monte del gias il sentiero
si eleva in una conca pascoliva ricca di risorgenze, mentre gradatamente piega sulla sinistra
sul bordo di un costone con radi larici. Seguendo sempre verso sinistra nei valloncelli le numerose
tracce lasciate dal bestiame, si guadagna ancora quota su una costa erbosa, quindi si taglia
un breve rio dalle sponde franose approdando ad un ricovero per pastori, al centro di una
conca erbosa (m 2100, ore 0,30 dalla rotabile). Il sentiero, rovinato dalle acque di superficie,
porta aduna sovrastante casetta in pietra al riparo di roccette: da questa, con un lungo
traversone verso Nord-Ovest, si guadagna, verso quota m 2250 (ore 0,50 dall'inizio del sentiero)
la sede della rotabile proveniente dal Colle di Sampeyre, che verso sinistra raggiunge in una
ventina di minuti successivamente il Colle Terziere (m 2280) ed il Colle Bicocca (m 2285, ore 2
da Elva). Dal colle, verso Nord, la vista spazia sul massiccio del Monviso e sulle principal i vette
della testata di Valle Varaita: per favorire l'individuazione delle varie cime è presente una grande
tavola in pietra con l'indicazione delle principali vette nell'arco dei 360°.
Dal colle è possibile scendere a Bellino (borgata Chiesa) in Valle Varaita seguendo il sentiero
che divalla con pittoresco percorso tra gli ontani e nel lariceto. Dal valico è consigliabile la veloce
salita ai resti di una "vedetta" che sorgono sullo spartiacque Maira-Varaita in direzione della cima
del Pelvo d'Elva. Un sentiero volge verso ponente, transita presso il diroccato "ricoverino"
(m 2296) e, lasciata a destra la modesta cresta delle Rocce del Pelvo, con saliscendi raggiunge
un bivio (m 2352). Qui si trascura la frequentata mulattiera che pianeggia verso sinistra
(porta alle fonti Mattè e del Lupo, vedo it. successivo) per salire con gran numero di erti tornanti
le successive balze della Costa Cialrn, sempre in direzione della sovrastante vetta del Pelvo.
Il sentiero, ben tracciato con muretti a secco che ne proteggono la sede, permette di raggiungere
in 50 minuti i resti della "vedetta" a quota m 2572: un ex osservatorio militare dal quale la vista
spazia sul sottostante vallone di Bellino (Valle Varaita). Oltre la vedetta il sentiero, più rovinato,
sale ancora per aggirare poi verso destra le pietrose falde del Pelvo e del Bric Camosciera andando
a scendere nel vallone di Reou, tributario del torrente Varaita di Bellino. Il Colle Bicocca è altresì raggiungibile dal Colle di Sampeyre (m 2284) seguendo l'ultimo tratto della lunga strada, costruita
per esigenze militari, che per circa 40 km segue lo spartiacque Maira-Varaita a partire dalla lontana Colletta di Rossana (ved. it. 77). Dal Colle di Sampeyre (raggiungibile sia da Stroppo che
da Elva con rotabili interamente asfaltate che si riuniscono sulla Costa Cavallina) si prosegue
verso sinistra lungo la "strada alta" che volge verso Ovest in direzione del Pelvo d'Elva.
Superate alcune roccette (con ricovero privato), la strada scende leggermente sul versante
di Elva tagliando gli ampi pascoli attorno alle grange Ciarma (m 2162). Contornando alcuni valloni
la strada riprende poi a salire nei pascoli della grangia Tagliata (m 2196) sulle falde meridionali
del Monte Morfreid (m 2495), sviluppandosi alla fine in leggera, costante e lunga salita sino
al Colle Terziere (m 2280) e subito dopo al Colle Bicocca (m 2285, ore 1,30 dal Colle di Sampeyre,
km 6). Lungo tutto il percorso il panorama è dominato dalla breve catena Monte Camoscere-Pelvo
d'Elva che chiude da Ovest la conca di Elva. Più lontana, a sinistra, appare isolata la massiccia
piramide del Monte Chersogno.
Quest'ultimo tratto terminale della "strada alta", battezzato "Camion aie Bicocca", fu "scavato
nel monte" dagli alpini del Btg. "Val Chiese", espressione dell' Italia "guerriera e fascista",
dal 16 luglio al 23 settembre 1940, appena terminato il breve conflitto con la Francia
del giugno 1940. Lo ricorda una lapide murata nel cippo sul valico.